È ormai ben noto come ci sia un profondo legame tra alimentazione e attività fisica
Questo legame è di natura preventiva, dato che una corretta alimentazione e un’attività fisica costante sono alla base di una vita sana, ma è anche un legame prestazionale legato quindi alla performance e agli obbiettivi che devono essere raggiunti dall’atleta.
Un atleta che pratica attività sportiva, che sia a livello agonistico o a livello amatoriale, dovrebbe essere particolarmente attento al proprio stato nutrizionale. Possiamo definire con ‘’stato nutrizionale’’ il grado con cui vengono soddisfatte le necessità fisiologiche di un individuo in relazione ai nutrienti introdotti con la dieta.
L’attenzione dell’atleta riguardo la nutrizione nasce appunto dalla necessità di dover fronteggiare dei fabbisogni energetici maggiori rispetto al soggetto sedentario.
Non dobbiamo però concentrarci solo su un apporto calorico sicuramente superiore rispetto ad un soggetto che non si allena ma sarà importante valutare anche aspetti nutrizionali qualitativi come ad esempio l’apporto dei micronutrienti, l’intake proteico, il rapporto carboidrati grassi (c:g ratio) ecc. .
Seguendo un regime nutrizionale personalizzato l’atleta sarà posto nelle condizioni di raggiungere i picchi di forma prefissati durante il macrociclo agonistico. Il regime nutrizionale ovviamente sarà rapportato con le esigenze agonistiche dello sportivo in base al mesociclo.
L’atleta, grazie all’intervento del biologo nutrizionista durante le varie fasi della stagione, verrà quindi posto nelle condizioni di poter:
migliorare la propria prestazione atletica
migliorare la propria capacità di recupero
ottimizzare il proprio stato di salute
ottimizzare il proprio benessere psicofisico
Comments